Fanno ormai parte della nostra skincare routine, ma quanto ne sappiamo davvero sui sieri? La dottoressa Alessandra Vasselli, cosmetologa AIDECO, chiarisce i dubbi su questa tipologia di prodotto, ormai usatissimo ma sul quale c’è ancora confusione.
Il termine ‘siero’ è ormai entrato nel lessico comune degli appassionati di skincare, ma non sempre viene utilizzato propriamente. “Un siero è un prodotto generalmente fluido, in emulsione o in idrogel, o anche in forma oleosa. La confusione su questo termine, infatti, deriva dal fatto che il siero non si declina in un’unica forma cosmetica, ma in diverse tipologie di prodotto. I sieri sono dunque cosmetici molto leggeri, generalmente fluidi, e spesso con un’alta concentrazione di ingredienti funzionali come potenti idratanti, oltre che con azioni specifiche come quella per ridurre gli effetti dell’invecchiamento cutaneo ma non solo” chiarisce la dottoressa Alessandra Vasselli, cosmetologa e membro del consiglio direttivo AIDECO, Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia.
L’uso ideale del siero è consigliato in combinazione ad una crema, un’emulsione più nutriente a completamento di una sana routine cosmetologica. Questi due prodotti si dovrebbero utilizzare quotidianamente, anche in più giovane età almeno a partire dai 30 anni, o prima se i bisogni individuali della pelle lo richiedono. Nonostante sarebbe sempre meglio utilizzare il siero in abbinamento alla crema, in alcuni casi (come ad esempio quando la pelle è già in buone condizioni di protezione del film idrolipidico o come quando fa molto caldo), anche il solo siero può essere sufficiente. A maggior ragione se il siero è su base emulsione evanescente o oleosa.
Naturalmente esistono anche sieri specifici per la zona del contorno occhi, espressamente progettati e formulati per essere applicati in sicurezza su questa area del viso particolarmente delicata e sensibile. In genere la funzione principale di questa categoria di prodotti cosmetici è quella di ridurre i segni del tempo che in questa zona appaiono più evidenti: quindi forte azione idratante, funzione ‘healthy ageing’ (per contrastare al meglio la comparsa delle rugosità), azione simil-liftante e antiossidante.
Non è raro che il siero venga confuso con il booster. “È facile fare confusione tra questi due termini perché si pensa che il siero agisca più in profondità mentre il booster rimanga (come ‘potenziatore’) più in superficie, o il contrario, oppure che il siero sia un anti-ageing quotidiano e il booster un prodotto da usare ogni tanto. Cosmetologicamente però non è proprio così” spiega la dottoressa Vasselli.
Un siero infatti è un tipo di cosmetico (dalle varie forme: può essere un’emulsione molto fluida, quasi liquida, un gel, un olio) che tipicamente va applicato prima del prodotto in crema, che sia una crema diurna o notturna. Dopo la detersione, penetra con maggiore facilità ed è più concentrato in principi funzionali. A conferma di questo in genere le mini-linee definite ‘anti-ageing’, o meglio ancora ‘pro-aging’ sono strutturate in siero + crema.
“Partendo da queste considerazioni, di fatto un booster corrisponde a un prodotto che è sì un siero, ma ulteriormente potenziato: da un lato ha una più spiccata capacità di assorbimento e dall’altro una maggiore concentrazione di sostanze attive definibili come ‘energizzanti’, ovvero molto idratanti, molto antiossidanti, molto funzionali in generale” conclude la cosmetologa. Se vogliamo, il siero è un trattamento intensivo, mentre il siero booster (da to boost – aumentare, potenziare, amplificare) corrisponde a una specie di trattamento ‘urto’.
La quantità di siero da utilizzare dipende moltissimo dalla sua forma cosmetica e dal tipo di pelle su cui viene applicato. Bastano poche gocce nel caso di una cute già ben idratata e protetta, mentre è bene usarne una maggiore quantità per una pelle del viso che chiaramente ne necessita. Conoscere la propria pelle o chiedere il consulto di un professionista in cosmetologia è sempre il modo migliore per scegliere la strada più adatta a ogni tipo di esigenza.